LA LUNA NERA

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Albert Wesker.92
view post Posted on 15/3/2012, 12:47     +1   -1




CAPITOLO 1: MISSIONE

Mi chiamo William, avevo 18 anni quando fui morso nel 1700 e oggi ho ancora 18 anni ma sono passati tre secoli e mi sono dovuto adeguare a una vita non mia.
Non sono un vampiro, non sono nemmeno un demone...sono un licantropo, un essere condannato a vivere in terno costretto dalla fame che continua ad aggredirmi.
Per oltre tre secoli ho cercato una cura, per tre secoli ho condiviso l'orrore che questa maledizione ha portato con se, per 3 secoli non sono riuscito a tornare me stesso.
Quando ho capito che non potevo guarire mi sono messo alla ricerca di colui che mi ha reso tale.
Non passa giorno senza che io rimpianga di dover vivere questa vita, per anni ho desiderato la morte ma ogni volta che essa si presentava io mi rifugiavo.
Naturalmente scoprii di non essere l'unico dannato su questa terra, vampiri e demoni condividono le mie stesse pene ma in modo totalmente diverso.
Tra i nostri tre gruppi vi è una faida che perdura da secoli, da quando la nostra generazione ha avuto inizio.
In tre secoli ho avuto modo di scontrarmi con vampiri e demoni, non sono una persona forte, cerco solo di vivere e sopravvivere.
Oggi ho finalmente speranza, sono venuto a sapere che il mio "creatoe" si trova in una piccola città in Canada, lui potrà darmi le risposte da me tanto agognate.
Mi chiamo William e questa è la mia storia.

La sveglia sta suonando ma mi rifiuto di aprire gli occhi, la testa rimbomba, devo aver fatto follie.
Ricordo solo un locale in centro, alcuni ragazzi che mi offrivano da bere e io che bevevo.
Poi lo avevo avvertito, mi stava osservando dal fondo tavola, un vampiro con gli occhi del color del ghiaccio che non staccava il suo sguardo predatorio da me.
Non ricrdo altro ma il fatto di essere ancora vivo stava solo a significare che non c'era stato uno scontro.
Quando sollevai la testa, che ora pesava dieci volte più del consueto, guardai la camera della casa ove alloggiavo.
Tutto come un turbine mi tornò in mente e io precipitai nella realtà.
Ero in Canada, più precisamente a Toronto, ero andato lì in cerca del mio "creatore" ma quì avevo scoperto la dura e cruda realtà.
I vampiri lo aveva ucciso, essendo lui l'unico licantropo nella zona lo avevano tolto di mezzo.
Vampiri che avevano formato branchi di caccia che si combattevano l'un l'altro e io mi trovavo in mezzo a questi scontri.
Sbuffai, un viaggio inutile, tre secoli di attesa per scoprire che sarei stato un dannato a vita.
Mi alzai infuriato ma la testa mi doleva troppo, cercai di calmare i nervi, dovevo rimanere lucido.
Fu quando mi alzai per andare in bagno a sciaquarmi con acqua fredda che lo vidi.
Era seduto in fondo alla stanza e sorrideva, gli occhi azzurri fissi su di me...il vampiro del locale.
Restai pietrificato, ero fottuto, quando la luna piena era distante giorni non ero come qualsiasi essere umano.
Solo quando entravamo nel raggio complementare del pianeta ricevevo i miei poteri mao ra ero indifeso.
Lui mi fissava senza togliersi quel sorriso dalla faccia.
Cercai di muovermi ma la sbornia me lo impediva così dissi <<bè...che cosa aspetti che ti dia il permesso?>>, lui alza un sopracciglio <<il permesso per fare cosa?>>.
Sbuffai <<o andiamo non fare il finto tonto, tu vuoi uccidermi>>, il vampiro sorride <<bè non pensi che se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto mentre eri intento a vomitare nel vicolo ieri sera?>>.
A pensarci bene aveva avuto molto tempo per uccidermi, cosa lo aveva trattenuto? <<bè se non vuoi uccidermi cosa vuoi da me? sono un licantropo quindi siamo nemici per natura>>.
Lui si alza, leggero ed elegante senza muovere alcun muscolo <<no, siamo nemici per esigenza non per natura, noi siamo soli e combatterci gli uni con gli altri ci renderà ancora più soli>>.
Che vampiro strano,non avevo mai visto uno così in tre secoli di vita.
Si avvicina a me e mi porge un bicchiere di acqua fredda <<ti farà bene, sei ridotto uno straccio>>.
Sbuffai <<allora me lo vuoi dire perchè sei quì?>>, <<ti stavo aspettando, da tanto tempo, temevo che ti avessero ucciso ma fortuna mi stavo sbagliando>>.
Non capivo il discorso <<in che senso mi stavi aspettando?>>, <<il tuo "creatore" mi ha detto che saresti arrivato, lui ti stava aspettando ma purtroppo le cose sono andate diversamente e ha lasciato a me il compito di trovarti, non ho dovuto fare altro che aspettare quì, darti qualche piccolo indizio sulla destinazione del tuo "creatore" ed ora eccoti quì>>.
Allora era lui che mi aveva inviato quelle e-mail che mi avevano detto dove trovare la persona che stavo cercando.
Vampiri, licantropi e demoni si cercavano gli uni con gli altri su internet, avevamo siti tutti nostri, io avevo lasciato un post dove chiedevo del mio "creatore" e mi aveva risposto un tipo che non aveva nome, pensavo fosse un licantropo e invece ora scopro che è un vampiro.
Lo guardo e lui guarda me <<perchè mi hai aiutato? cosa vuoi da me?>>.
Alza le spalle <<sinceramente da te non voglio niente, ho solo avuto il compito di cercarti>>, <<quindi tu lavoravi per il mio "creatore", lavoravi per un licantropo>>.
Ride, una risata pria di qualsiasi gioia ma comunque attraente <<non fraintedere, non sono il tipico vampiro con i pregiudizi, per oltre cinque secoli ho vagato da solo per questo mondo, per me la faida venutasi a creare tra noi è stupida, già siamo pochi se poi dobbiamo ammazzarci gli uni con gli altri a breve non resteremo nemmeno noi>>.
Mi portai il bicchiere alle labbra e sorseggiai il liquido fresco, mi sentii rinascere, la sbornia si alleggerì e anche il senso di nausea.
Il vampiro torna a sedersi al suo posto <<sei capitato in un brutto momento amico, ora sei solo in una città dove vampiri e demoni ti daranno la caccia per ucciderti, non sono tanti ma...c'è un vampiro che si chiama Samuel, è un bastardo di prim'ordine, un vero sanguinario, lui capeggia un gruppo di vampiri che stanno facendo piazza pulita intorno a questi boschi, ne io ne il tuo "creatore" siamo riusciti a fermarli>>.
Per poco non affogo, l'acqua mi va di traverso, tossisco e cercando di riprendere il controllo dico <<cioè...vuoi dire che tu combatti i tuoi simili?>>.
Lui alza le spalle e annuisce <<se cercano di farmi fuori devo difendermi no>>.
Poggio il bicchiere e mi siedo sul bordo del letto <<quindi tu cosa fai di preciso?>>, <<diciamo che cerco di aiutare, ci sono vampiri che non vogliono seguire i loro istinti e che vengono dichiarati criminali, cacciati e uccisi brutalmente, così come i licantropi, io faccio parte di un gruppo di immortali che cerca di aiutare queste persone>>.
Annuisco <<bè sembra una bella cosa, ambigua ma bella>>, sorride <<il tuo "creatore" voleva che tu ti unissi a noi per aiutare chi ha bisogno, il mondo vive in mezzo all'oscurità più totale senza saperlo, noi cerchiamo di fare il possibile per evitare vittime>>.
 
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