Le Fate di Avalon :-), Una nuova serie che alternerò all'altra sulle fate :-)

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Felix :)
view post Posted on 14/6/2012, 10:14     +1   -1




Ecco il prologo + primi quattro capitoli..

Prologo.

Nel castello regnava un silenzio assoluto. Sirok e Nidarok arrivarono veloci al cospetto del loro signore. Fu Nida a parlare per prima. << Signore, ehm … che ne direbbe di venire un attimo fuori all’aperto a sentire il silenzio che si annida nella vallata ora che quelle stupide fatine non ci sono più ?>>. Seduto su una poltrona davanti a loro, girato di spalle, c’era Lo stregone più potente di quel tempo. Garok si girò di 180° e fissò in faccia i suoi due servitori. << Ciao Nidarok, ciao Sirok, vedo che siete mattinieri. >> Era tutto vestito di nero e nonostante i due lo conoscessero molto bene, con l’oscurità permanente del castello faceva decisamente paura anche a loro, nonostante fossero sangue del suo sangue. Inoltre portava sempre uno scettro, da vero re, il che li faceva un po’ spazientire. Ad un tratto si mise con la faccia spiaccicata contro quella di Nida e disse << Mia cara, hai forse dimenticato che non ho preso tutte le fatine. Sai bene cosa è successo dopo. Ecco, tutto ciò non si deve più ripetere. Ho bisogno che voi due vi diate da fare, e che cerchiate di Completare l’opera, sono stato chiaro ?>> Nida senza indugio disse << Oh, certo signore, non falliremo>> Sirok si limitò ad annuire. A Sirok, inevitabilmente, tornò in mente la suddetta scena: Avalon, il regno delle fate, splendente come non mai, accecato dalla furia maligna ed assassina di Garok. Le fate si contorcevano, cercavano di liberarsi, usavano tutti gli incantesimi magici che avevano a disposizione ma Garok, più riceveva colpi magici, e più si rafforzava. Le fate di Avalon al completo gli avrebbero permesso di raggiungere la forza massima, il potere assoluto. Ecco perché ora voleva completare l’opera. Sirok rivide la scena in cui l’ultima Protettrice, le fate che hanno il compito di proteggere Avalon, scagliò tutta la sua furia e creò una barriera magica talmente potente che Lo stregone fu espulso dal regno, e mai poté tornarci. Ora, la barriera si stava indebolendo sempre di più, dato che l’ultima protettrice oramai era vecchia e più una fata invecchiava, più la sua magia andava esaurendosi. Sirok, al ricordo della strage, provava sempre un senso di dolore, come se in verità non volesse tutto questo. Fra loro due, era molto più forte, anche di carattere, e molto più decisa Nida. Nida si che era una vera guerriera. Sirok non sapeva se quello era veramente il posto in cui voleva stare, se era quella la gente che voleva frequentare. Cercava sempre risposte, ma queste non arrivavano mai. Quando il capo decise di andare a prendere una boccata d’aria, i due servi lo seguirono a ruota. Uscirono dal castello, e appena fuori Garok si librò in aria. << Fra non molto, regnerò su tutto il creato e quel giorno voi due mi accompagnerete>> tuonò. Poi, seguì una risata infernale e Garok atterrò dove era prima. Tutti e tre, guardarono la vallata che comprendeva il castello, ma anche il regno magico di Avalon che ancora non sapeva, il destino che avrebbe passato di lì a poco. Poi, tornarono dentro e Garok andò, assieme ai suoi servi, nelle segrete a fare una visitina alle prigioniere. Le fate erano tutte imprigionate dentro a speciali gabbie magiche di colore verde che si innalzavano da terra come cilindri. Tutte le gabbie erano protette da un potente sigillo che rispondeva solo alla magia di colui che lo aveva creato o affini. In questo caso, anche Sirok e Nidarok avrebbero potuto disattivarlo. Garok, parlò a tutte << Ciao belle fatine, state bene nelle vostre gabbiette ? >> Nida e Sir fecero caso alla furia che in quel momento provano le fate, sentendo la presa in giro di Garok. Poi, una prese coraggio e parlò << Tanto non la passerai liscia, brutto stregone. Sappiamo bene che la barriera eretta da Ely non resisterà ancora a lungo, ma ti posso assicurare che poi te la vedrai con le protettrici che subentreranno al posto suo, le cinque fate supreme. >> A Garok per poco non venne un cedimento. << Come è possibile>> tuonò. Sulla faccia della terra, da qualche parte, esistevano cinque nuove protettrici di Avalon, e magari neppure lo sapevano. Ecco che gli venne subito in mente un piano. Salutò le prigioniere, tornò di sopra assieme ai suoi servi e disse in tono deciso << Nida, voglio che ti trasferisca per un po’ a Roma. E’ li, che Ely, ormai in “pensione” vive. Voglio un monitoraggio completo, voglio sapere tutti i suoi movimenti, tutto quello che succede intorno a lei. Mi sono spiegato ? >> Nida tuonò << Sì, signore. Pronta per accontentarla.>> Dopo di che, salutò Sirok, e immediatamente sulle sue spalle spuntarono un paio di ali nere, così come le mani si riempirono di artigli velenosi. Era la trasformazione. Non indugiò ancora un attimo e prese il volo diretta a Roma. Garok si girò verso Sirok. << E tu Sirok, voglio che voli ad Avalon, e che controlli periodicamente lo stato della barriera. Voglio sapere con che frequenza avviene l’indebolimento. Ci conto eh. >> Sirok rispose un po’ titubante << Sì, … signore.>> Dopodiché, anche lui mutò forma e volò in direzione di Avalon. Garok, rimasto solo, si grattò le mani, soffocò una risata infernale e piano piano si mise a pensare al suo piano di vendetta e di completamento dell’opera ai danni di tutte le creature magiche.
1.
Kayley, svegliati, è ora di andare a scuola. << … ZzZzZz…>> Alla fine, alla madre di Kayley toccò buttare giù dal letto la propria figlia noncurante delle parole che pochi secondi fa le aveva pronunciato. Kayley assomigliava molto a sua madre come aspetto: Entrambe avevano i capelli biondi, gli occhi castani e un fisico, a detta di qualcuno proprio niente male. Certo, quando si trattava di alzarsi dal letto non è che ne avesse molta voglia, ma poi era contentissima di andare a scuola soprattutto perché sarebbe stata un’altra giornata come le altre di chiacchiere con le sue quattro amiche: Melody,Luminy,Icy e Lullaby. Erano amiche inseparabili, si conoscevano fin dall’asilo. Ed erano decisamente complici. Kayley si alzò, si stirò e poi andò in bagno. Quando uscì, dall’odore, capì che sua madre le aveva preparato la colazione. << Allora, oggi cosa farai a scuola cara ?>> Kayley la squadrò come se fosse pazza. Poi sorrise << Niente, come al solito>> La mamma ricambiò il sorriso. La scuola di Kayley era situata in centro a Roma, si trovava vicino all’abitazione della nonna della sua migliore amica Lullaby, e per questo la maggior parte delle volte tutte,dopo la scuola, si fermavano a casa di Lullaby e la nonna Ely era sempre molto felice di poter scambiare parola con tutte loro. Oramai, per Kayley, Ely era diventata un’ottima confidente. Kayley smise di pensare e raggiunse le sue amiche che erano sedute su un muretto davanti a scuola. << Ehi, ciao ragazze come state ? >> e diede il cinque a tutte. Prima che potessero rispondere grazie Melody disse << Kayley, non sai cosa ti sei persa …>> poi continuò quasi emozionata << Non ci crederai ma prima è passato per di qua Georg, il ragazzo che ti veniva dietro l’anno scorso.>> <<davvero ?>> disse l’altra un po’ sorpresa << Eh sì, ti dico che era proprio lui. Chissà se gli piaci ancora.>> Kayley fece un sorrisetto << Dai Melody, non fare la stupida >> Melody aveva i capelli bianchi e gli occhi blu. Era molto desiderata, all’interno della scuola, proprio per queste caratteristiche che attraevano un po’ tutti. Luminy invece aveva capelli rossi e occhi marroni. Era la più studiosa, tanto che alcune volte le altre le altre le chiedevano come facesse a raggiungere dei voti così alti, ma lei le rispondeva che non lo sapeva nemmeno lei. Semplicemente, studiare e sapere sempre di più le piaceva, oltre che l’attraeva. Portava inoltre gli occhiali e aveva il viso pieno di lentiggini. Lullaby, era la ragazza con cui Kayley aveva più confidenza. Era la sua migliore amica da sempre e sempre sarebbe stato così. Aveva capelli castani e occhi verdi e era una vera appassionata di botanica. Tutto quello che riguardava i fiori e la natura per lei era fonte di studio intenso. In effetti, oramai, la casa dove abitava con sua nonna pareva più un giardino della regina d’Inghilterra piuttosto che una casa per una semplice ragazza romana. Icy era la ragazza coi modi più difficili. Non tanto con loro, che erano le sue amiche ma piuttosto con i ragazzi e con le persone che gli stavano sullo stomaco. A scuola, era chiamata “la regina delle stronze” ma lei ormai ci aveva fatto l’abitudine e continuava la sua vita come se niente fosse e credendo in quello che c’era di più caro intorno a lei, come ad esempio le sue amiche. Aveva capelli blu e occhi color ghiaccio. Pareva la signora delle nevi e, l’inverno, era indubbiamente la sua stagione preferita.
<< Driiiiiiin>> << oh, è suonata la campanella, ragazze>> disse Luminy pronta ad entrare. Poi continuò << Sarà meglio che andiamo subito in classe altrimenti il prof di Lettere ci ammazza>> Tutte quante non se lo fecero ripetere due volte e entrarono in classe. Finite le lezioni, uscirono da scuola e a Lullaby squillò il cellulare. << pronto nonna, sei tu ?>> dall’altra parte rispose << ciao cara, sono io. Volevo dirti di portare a casa con te le tue amiche oggi dopo scuola che vi devo parlare>> A quelle parole Lullaby divenne pensierosa << Nonna, che hai ? E’ successo qualcosa ? >> << No,no cara. Vi devo parlare a tutte di una cosa importante.>> e dopo interruppe la chiamata. Lullaby lo riferì alle altre che si dimostrarono entusiaste. Saltò su Icy e disse << chissà, forse ci vorrà dire che si è stancata di noi e che non ci vuole più li da lei.>> Poi prese parola Kayley << No ragazze, secondo me è qualcosa di molto importante. Non so perché, ma ho l’impressione che non ci abbia chiamate per dirci una cavolata, ma per qualcosa di estremamente serio. >> Poi disse << Venite, devo dirvi una cosa>>. Le ragazze la seguirono in un angolo e Kayley fece un sospiro e cominciò << E’ da un po’ di giorni che mi succede una cosa strana: Ecco, sono un po’ di notti che faccio sempre lo stesso sogno, ma ogni notte che passa è sempre più chiaro. <<racconta>> disse Lullaby con in faccia un misto di curiosità e di ansia. << Allora: sogno sempre un regno, si ecco un regno che mi appare incantato, un regno magico. Un regno coperto da una barriera che però vedo, che ha i giorni contati. A nord del regno, sempre in quella vallata c’è un castello nero. Un castello che trasuda negatività da tutti i pori. Dal regno, sento provenire dei lamenti. Lamenti che lacerano l’aria da quanto sono acuti. Ecco, questo è quanto. >> << Interessante, ma credi che il tutto possa essere collegato ?>> disse Melody <<io credo di sì>> rispose Kay. << Ecco perché vorrei saperne di più>> << E’ un po’ strana la faccenda, voi che ne dite ?>> << si, decisamente >> risposero all’unisono le altre. Subito intervenne Lullaby << Ragazze, è meglio sbrigarci, mia nonna vuole parlarci in fretta. Sarà meglio andare.>>
2.
Le ragazze, si misero di buon passo per raggiungere la casa della nonna di Lullaby,Ely,ultima protettrice del regno di Avalon e artefice della barriera che cacciò fuori dal regno il perfido stregone Garok. La casa, vista da fuori,pareva molto più piccola di quel che in realtà era veramente vista all’interno. Era tutta ricoperta di mattoni rossastri alternati a pietre color argento sporco. Proprio sopra alla porta d’ingresso si ergeva un mastodontico balcone tutto impregnato di fiori e piante. D’altronde, le ragazze, oramai non ci facevano più caso data la sfrenata passione di Lullaby. Dopo che tutte ebbero finito di rimirare quella casa un po’ antica ma ancora bellissima, entrarono dalla porta e videro nonna Ely sulla poltrona a leggere. << Ciao Lullaby,ciao ragazze, ben arrivate>> poi si tolse gli occhiali e si alzò dalla poltrona. <<sedetevi, fate come se foste a casa vostra>> le ragazze, senza che glielo si dovesse ripetere una seconda volta, si misero tutte attorno ad un tavolo e a capotavola ci andò la nonna. La casa all’interno, era davvero molto più spaziosa di quel che dava a bere. I muri erano tutti di sasso, stile medioevo, e il pavimento era in legno: sembrava proprio una casa di montagna. Dopo un lungo sospiro, la nonna cominciò a parlare con tono serio << Allora, vi ho chiamato qui di corsa perché devo parlarvi di una cosa abbastanza seria. Poi, potrete farmi tutte le domande che vorrete. Tanto tempo fa, quando ero ancora nel pieno dei miei giovani anni, facevo la Protettrice. Ebbene si, sono una fata “in pensione” >> le ragazze fecero in coro <<ooooooohh>> La nonna senza stupore continuò << Una Protettrice è una fata speciale: Il suo compito, è proprio quello di proteggere il regno incantato in cui vi abitano le fate che è Avalon.>> A quelle parole, Kayley non poté fare a meno di ricordare il suo sogno. Alzò subito la mano per intervenire ma Luminy la bloccò all’instante << aspetta che la nonna finisca>> la nonna riprese asciugandosi il sudore in fronte << Dovete anche sapere, però, che il regno delle fate purtroppo non conosce pace. Un tempo, uno stregone malvagio di nome Garok, tentò di appropriarsi e di rendere prigioniere tutte le fate abitanti di Avalon. Purtroppo ci riuscì per metà perché una protettrice riuscì a ergere una barriera gigantesca che respinse la creatura che in se aveva potere maligno al di fuori del regno. Garok fu costretto ad arrendersi. Ma, a quel tempo ero giovane. >> A Ely cadde una lacrima. << Una fata, però, più invecchia e più “perde” i suoi poteri. Per questo fatto, è un po’ di tempo che la barriera va sempre più indebolendosi e questo permette allo stregone di agognare il pensiero di completare la sua orrenda opera. Garok, vuole fare tutto questo perché così facendo, imprigionando tutte le fate, otterrà un potere immenso e renderà tutta l’umanità inferiore e inginocchiata al suo cospetto.>> A Ely scese un’altra lacrima. Era logico che tutto ciò la provava. Kayley, ascoltava tutto con un’attenzione sublime, ma ormai non ne poteva più. Si girò un attimo e guardando fuori dalla finestra le parve di vedere come un ‘ombra che però il suo occhio non riconobbe siccome si volatilizzò immediatamente. Ely riprese a parlare<< Ecco, ehm … le nuove protettrici siete proprio voi cinque>> Le ragazze, che fin’ora si erano anche un po’ annoiate, con quella frase parvero svegliarsi del tutto e in coro dissero << Che cosaaaaaa ?>> <<saremmo noi le tue successori ?>> poi qualcuno disse << mah, per me la protettrice è solo Lullaby, essendo sua nipote>> La nonna si girò e disse << No, sento la vostra aura, siete tutte fate-protettrici>> <<e, è arrivato il momento di dirvi alcune cose importanti: d’ora in poi avete due missioni da compiere la prima è riuscire a liberare tutte le fate che ora Garok tiene prigioniere. Così facendo lo indebolirete. La seconda e un po’ più impegnativa è acquisire i vostri poteri di fate raggiungendo la trasformazione. Per fare questo, dovrete, ognuna di voi, sacrificarsi/salvare una persona del proprio regno/famiglia, solo così una protettrice ottiene i suoi poteri. Ovvio che il compito principale è rinforzare la barriera che io un tempo ersi sul regno.>> <<tutto ciò è molto interessante>> intervenne Melody <<ma signora, ho una domanda>> continuò << Kayley, ci disse che da tempo sognava questo regno .. Avalon e anche un castello buio che immagino sia quello di Garok. Ecco, volevo dire … Ma questa vallata è situata nella terra ? come facciamo a raggiungere Avalon ? >> La nonna sussultò << oooh, come ho potuto dimenticarmene, devo dirvi una cosa importantissima: l’intera vallata,la possono vedere soltanto le fate(per adesso) per adesso perché se riuscirete a liberare le fate e completerete le missioni, il regno di Avalon tornerà sulla terra e sarà visibile anche agli umani. Questo è quello che ci dobbiamo augurare che accada. Gli umani devono credere in noi! >> poi disse << per vederlo, basta che facciate un piccolo sforzo di concentrazione e così, vedrete il regno magico e l’intera vallata. Tuttavia … >> poi parve fermarsi un attimo << per accedervi, dovrete utilizzare un portale situato proprio qui. A casa mia.>> Le ragazze la guardarono stupita. << Vedete >> poi indicò un grande specchio << questo è il portale>> << ovviamente, quando sarete la,per tornare di qua, basterà pronunciare la parola “apriti,portale” e lui lo farà, in qualunque luogo voi siate.>> poi assunse un tono meno rigido << Bene, mi sembra di avervi detto tutto. E che le nuove protettrici trionfino>> Le ragazze si guardarono con un sorriso. Tuttavia, erano ancora molto titubanti ad accettare la loro natura: D’altronde, la vita gli si era sconvolta davanti senza un minimo accenno. Salutarono la nonna e, quando furono pronte, uscirono di casa non curanti del fatto che un’oscura creatura le aveva osservate per tutto il tempo, e che ora si era allontanata di corsa diretta a riferire tutto ciò che era successo.
3.
Nel castello, regnava una quiete sovrana. Garok era seduto come sempre sulla sua poltrona quando sentì dei passi farsi sempre più vicini. Impugnò con decisione il suo scettro magico e volteggiò fino all’entrata. Quando vide chi si stava avvicinando mise il cuore in pace: Era Nidarok. << Ciao Nida, se ritorni alla tua dimora immagino che tu abbia scoperto qualcosa di importante. Non vedo l’ora di ascoltarti>> e si sfregò le mani. Nida cominciò << Padrone, ho delle notizie sconcertanti: La vecchia protettrice ha accolto in casa sua le nuove cinque ragazze. >> Garok si sfregò il mento << Beh, questo lo avevo immaginato. Continua cara << Beh, gli ha spiegato tutto il passato, e ho scoperto che le fate devono sacrificarsi e salvare una persona del proprio regno/famiglia per trasformarsi>> Garok continuò a tastarsi il mento << D’altronde, anche Ely a suo tempo lo fece per raggiungere i suoi poteri. Però questo è interessante.>> <<in ogni caso Nida, voglio che tu continui a stare dalla nonna per un po’, voglio più informazioni. Se non te le da, ti permetto anche di usare le maniere forti, quelle che tu bene conosci>> << oh,si>> disse Nida con un sorriso e poi disse << Ah, ho anche saputo che le fate sono determinate a salvare le fatine rinchiuse. Peccato che non sappiano che solo una persona come noi può disattivare i meccanismi che tengono sigillate le gabbie magiche quindi anche su questo non ci sono problemi ahahahah>> tuonò. Garok disse << ah, quando esci, passa da Avalon e dì a Sirok che probabilmente presto arriveranno le fate a rinforzare la barriera. Non voglio brutte sorprese siamo d’accordo ?>> << Si, signore>> disse Nida. E poi si allontanò in direzione Roma. <<ehi, ragazze>> disse Icy “adesso voglio proprio vedere se quello che dice la nonna è vero” e si concentrò. Dentro di lei sentì una sorgente magica e dentro di essa una forza immensa; una forza che però la cullava facendola sentire in pace con il mondo. <<che bella sensazione>> si disse e poi aprì gli occhi. Lo spettacolo che si aprì ai suoi occhi fu immenso. Vide Avalon, il castello e l’intera vallata. Lo vide talmente bene che pareva stesse guardando un film al cinema e lei fosse in prima fila << oh, deve essere proprio un regno stupendo quello; non vedo l’ora di vedere come è organizzato all’interno. Che meraviglia.>> E rimase lì incantata tanto che Melody si avvicinò e disse << Ehi, Icy sei proprio sicura di sentirti bene ?>> E Icy cominciò il suo gioco. << Ho appena provato che non esiste Avalon. Quella vecchia per me si è inventata tutto>> Si intromise Lullaby e gli puntò un dito contro << Ehi, non parlare così di mia nonna, razza di sbruffona>> Icy replicò << Tu, mia cara, la difendi solo perché è tua nonna ma ti posso assicurare che si è inventata tutto>> <<come ti permetti?>> << Allora, ragazze, vi sembra il momento di litigare ? dai su, fate le brave>> Erano arrivate anche Kayley e Luminy. << Icy stava solo scherzando, non è vero Icy? Io e Luminy abbiamo verificato,Lullaby, e quello che dice tua nonna è pura verità>> <<icy, chiedi scusa immediatamente a Lullaby>> disse Kayley. Poi vedendo che non si muoveva disse << adesso>> <<scusa Lu, non era mia intenzione fare nascere questa discussione>> e poi alzò la mano <<pace?>> quell’altra gli diede il cinque << pace>> . Icy era così, se le altre si fidavano ancora poco delle parole di Ely, lei era quella che si fidava meno di tutte. Dopo un po’ Kayley le radunò tutte vicino e disse << Bene ragazze, non si può più aspettare. La missione deve iniziare quanto prima. Prima di tutto bisogna riuscire a trasformarsi. Dopo di che bisogna rinforzare la barriera che tutt’ora è debole e poi bisogna cercare di liberare le fate. Dai che ce la facciamo.>> E diede il cinque a tutte; poi disse << Io ho pensato a una cosa. Secondo me, sarebbe meglio scegliere un capo del gruppo. Insomma una che coordina tutte le altre. Che ne dite ?>> poi si andarono tutte a sedere sul muretto davanti a scuola. Le altre dissero << sì, per noi va bene.>> << ok, allora faremo così: diremo tutte il nome della candidata che vorremmo venisse eletta capitana del gruppo e dopo in base alla maggioranza decideremo ok?>> le ragazze dissero tutte la loro preferenza. Kayley scelse Lullaby. Melody scelse Icy. Luminy scelse Kayley. Icy disse dal canto suo che per lei era indifferente. Lullaby scelse la sua migliore amica. A questo punto 1 per Lu, 1 per Icy, 2 per Kayley e Icy voto nullo. Kayley disse << Risulto io. Sarò io il capitano del gruppo. Evviva>> Le altre dissero << Abbiamo scelto te, Kay, perché ci sembri la più responsabile, si, insomma, la più adatta ecco>> Kayley diede una bacio sulla guancia a tutte e dopo disse << Grazie ancora, grazie mille>> <<kayley si alzò dal muretto, si tolse i capelli biondi dagli occhi e disse << Ho un’idea. Perché una di noi non va ad Avalon per tenerci informate sullo stato della barriera? Dobbiamo sapere tutto nei minimi particolari per non fallire. >> Lullaby si propose. <<ho deciso, andrò io.>> Kayley gli fece un sorriso << Benissimo, ora, la missione va un po’ a rallentatore, ma sono sicura che quando cominceremo ad usare i nostri poteri tutti i nodi si scioglieranno e sono altrettanto sicura che così unite ce la faremo.>> Tutte si scambiarono un sonoro cinque.
4.
La mattina dopo, tutte le ragazze erano a scuola. Tutte tranne Lullaby che uscì un po’ prima per andare da sua nonna. Voleva vederla, inoltre era eccitata all’idea di sperimentare il portale che la avrebbe condotta ad Avalon. Fece un passo e si ritrovò davanti a casa. Rimase stupita quando sentì provenire dall’interno degli urli agghiaccianti. La casa di sua nonna era la più tranquilla abitazione di Roma. Inoltre, aguzzando l’udito sentì anche dei lievi rumori metallici. Non indugiò oltre e andò a vedere alla finestra. Lo spettacolo che le si presentò davanti fu meschino: La nonna ancora in pigiama era accovacciata in un angolo mentre, probabilmente, una creatura maligna era intenta a farle del male o chissà cos’altro. Scattò rapida alla porta d’entrata. << Nonna!>> La creatura continuò imperterrita come se nemmeno la avesse vista e tuonò << Adesso, nonnetta, mi devi dire dove nascondi le protettrici>> poi rivolse uno sguardo alle scale <<sono forse in cantina? Eh, devi dirmelo>> tuonò. Lullaby non resisteva un secondo di più: la nonna, era stremata dal dolore; si vedeva chiaramente che sudava in viso e inoltre faticava a rispondere. “Probabilmente non vuole dare informazioni” ma ricacciò immediatamente quel suo pensiero perché vide la creatura allontanarsi un po’ dalla nonna che nel mentre era svenuta. La creatura prese la rincorsa e fu un attimo. Lullaby corse << Noooooooo!>> e poi si mise in mezzo nel tragitto che percorse la creatura. Alla fine si ritrovò per terra, seme cosciente, con la nonna vicino che la chiamava disperata << Lullaby,Lullaby rispondimi ti prego>> E fu un attimo. Il corpo di Lu si sollevò in aria e prese a brillare di una luce verde. <<ci siamo, disse la nonna>> e guardò la creatura che invece non capiva. Un lampo squarciò la stanza e Lullaby si ritrovò trasformata in fata. Le erano apparse due treccioline sulla chioma castana, e anche tutti i capelli avevano raggiunto un notevole cambiamento diventando improvvisamente molto più chiari e lisci. Le mani erano nascoste sotto due paia di guanti candidi che si fermavano prima della spalla. Il vestito si divideva in due. La parte di sopra, un po’ frastagliata, era verde con una striscia azzurra in mezzo. La parte di sotto, una gonnella verde ma stavolta con più strisce azzurre. Nei piedi, due sandali che si riallacciavano sopra al piede dove nei laccetti erano incastonate pietruzze rosse e verdi. Le ali, verdi e maestose, erano sdoppiate per ogni ala,cominciavano parallele e finivano in punta. Attaccate alle due punte vi erano due boccette maestose color verde acqua. “ Sono la fata della Terra, ho il potere della Terra” e già era estasiata. Poi, qualcuno entrò dalla porta e disse << Si può sapere cosa …. ?>> Le ragazze rimasero più che incantate. Parevano pietrificate. << Lu, ti sei trasformata,grande!>> disse Kayley. Poi insieme alle altre vide la scena e capì che di li a poco, l’aria avrebbe puzzato di combattimento.
 
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